Se il dibattito sulla metropolitana leggera Sibari-Crotone, esploso in modo anche sospetto nell'ultimo periodo, venisse collocato, come รจ naturale, nel quadro di una piรน ampia discussione sui trasporti in Calabria (il vero buco nero regionale!) e sul peso della politica regionale e nazionale rispetto alla programmazione europea delle reti primarie (un investimento di 30 miliardi fino al 2030!), ci accorgeremmo della perfetta inutilitร e della auto-referenzialitร di certi interventi a mezzo stampa e perfino di talune stucchevoli iniziative istituzionali territoriali.
Sui trasporti, piรน che sulla sanitร o sull'ambiente per intenderci, la Calabria certifica in modo eloquente e plateale il fallimento totale della classe dirigente, regionale e di riflesso nazionale degli ultimi decenni. In tema di grandi politiche comunitarie, questa regione รจ infatti fuori da ogni programmazione.
Il piano delle reti europee approvato a maggio del 2013 prevede una rete "core" (centrale), come rete portante europea ed una rete "comprehensive" (di secondo livello, nazionale) e la Calabria non รจ presente purtroppo nella rete "core". Un risultato pessimo che dimostra la scarsa capacitร della politica calabrese e italiana (con errori di metodo e disattenzioni che si ripetono purtroppo anche con l'attuale Governo Renzi) di essere presente ed efficace nelle sedi competenti, cioรจ a Bruxelles, e nei momenti giusti, ovvero quelli della programmazione e della destinazione delle risorse comuni. Tanto รจ vero che, sempre nell'ambito della rete "core" sono stati cancellati l'attraversamento dello Stretto e l'Autostrada del Mare (ex corridoio 21); รจ stata esclusa la Rete Ferroviaria: la linea Salerno-Reggio Calabria rimarrร fino al 2050 "conventional rail".
Se poi consideriamo che nell'ambito della rete "comprehensive" la linea ferroviaria ionica non รจ considerata europea; che l'itinerario ionico รจ cancellato da Catanzaro Lido a Reggio Calabria, che tra gli aeroporti scompare dalle strategie UE quello di Crotone mentre Lamezia e Reggio sono "Comprehensive"; che nessun interporto รจ previsto in Calabria; che i porti di Corigliano e Crotone non sono classificati neppure di secondo livello, ci rendiamo conto ancora di piรน che il fallimento รจ davvero totale. A ciรฒ si aggiunga, come รจ tristemente noto a tutti, che la Calabria รจ stata commissariata dalla UE dall'estate del 2013 perchรฉ non spende i propri fondi e che non esce dalla palude delle regioni povere, restando obbligata ad una nuova fase POR 2014-2020; che รจ inesistente una pianificazione dei trasporti cosรฌ come non esistono piani di settore; che di fatto non esiste un piano regionale trasporti; che interporto e gataway ferroviario sono rimasti delle chimere nella logistica del porto di Gioia Tauro; che restano sempre a rischio chiusura gli aeroporti di Crotone e di Reggio cosรฌ come รจ a rischio smantellamento la linea ferroviaria ionica.
A fronte, infine, di un debolissimo ruolo regionale nei confronti di Trenitalia e RFI la spesa accumulata dei fondi POR a fine 2013 nel settore dei trasporti in Calabria arrivava appena al 23% contro il 67,80% programmato. Quindi, se questa รจ la penosa fotografia generale della mobilitร in una regione che non ha mai pianificato con metodi e strumenti adeguati, di cosa parliamo o di cosa si vorrebbe parlare quando ci si confronta, per lo piรน mediaticamente e non nella sostanza, sul progetto di metropolitana di superficie Sibari-Crotone? Si ha idea del fallimento totale nel quale questa regione ed i suoi trasporti sono stati relegati per incapacitร politica senza altri eguali in Italia? Se non si parte da questa premessa e da questo quadro oggettivo, che rappresenta una ipoteca sullo sviluppo sostenibile dei prossimi decenni, parlare di qualsiasi altro progetto, sganciato da ogni contesto, รจ e continuerร ad essere come parlare del nulla.
E se davvero il territorio vuole la metro di superficie, non dilunghiamoci piรน in ulteriori dibattiti o in bellissime enunciazioni teoriche: chiediamo a gran voce l'utilizzo dei fondi della programmazione comunitaria 2007-2013 (e non un semplice inserimento nella nuova!). Quei fondi saranno presto restituiti indietro all'Europa perchรฉ miseramente non spesi. Investiamoli immediatamente su questo necessario progetto territoriale.