Ho postato in data odierna sulla pagina Facebook del vice Ministro della Salute, dottor Pierpaolo Sileri, queste brevi considerazioni sulla Sanità calabrese.
Gentile Dottor Sileri,
la ringrazio per l’enorme sforzo che sta compiendo in queste settimane e per l’approccio nuovo e competente che sta mettendo nell’esercizio di questo delicato ruolo a cui è stato chiamato.
Le scrivo dalla Calabria e con molta franchezza devo dirle che, purtroppo, i problemi reali, quelli di cui i giornalisti come Giletti e i commissari, che dovrebbero rispondere solo al Governo, essendo la Sanità calabrese commissariata, non vengono portati alla Sua attenzione e, quindi, restano inaffrontati.
Questi problemi, che non fanno audience e che continuano a lasciare Noi calabresi senza alcuna offerta sanitaria degna di un Paese civile, scaturiscono da vergognose gestioni, anche attuali, di un piano di rientro che da più di dieci ormai non ha operato nella direzione del risanamento e dell’efficentamento dell’offerta sanitaria pubblica. A fronte della riduzione costante della spesa sanitaria pubblica, per ogni Cittadino calabrese vengono investiti circa 15€ pro capite che rappresenta la più bassa per tutta l’Europa, nessun taglio si è operato in favore del privato.
In Calabria, dottor Sileri, la sanità privata si fa solo con i soldi pubblici, che continuano ad essere elargiti senza alcuna riduzione alle lobby che negli ultimi dieci anni hanno gestito quasi 5 miliardi di euro di risorse pubbliche. Ai Calabresi, in nome del contenimento della spesa pubblica, sono stati richiesti sacrifici ma, nonostante questi sacrifici, sono stati privati di poter ricevere una degna assistenza sanitaria pubblica. I vari commissari, calati dal governo a gestire la nostra sanità in realtà difficili di cui nulla conoscevano e conoscono, hanno continuato e continuano ancora oggi a tagliare solo le risorse e l’offerta sanitaria destinate al pubblico. Nulla è stato tagliato sulle risorse destinate al privato. Le risorse pubbliche destinate ai Privati della sanità calabrese sono passate dai 440 milioni di euro del 2009 a 430 milioni di euro del 2019! Il tutto con la complicità dei commissari, della politica, delle organizzazioni criminali e con il silenzio complice, magari prezzolato, di chi avrebbe dovuto controllare e non lo ha fatto e di chi avrebbe dovuto pianificare e programmare in modo diverso le poche risorse destinate alla Nostra Sanità e che invece ha continuato ad operare scelte scellerate sulla testa dei Calabresi.
Confido molto in Lei, dottor Sileri. Metta mano seriamente a questo disastro. Passata questa emergenza, si impegni a rivedere l’offerta sanitaria pubblica nella nostra Regione e rimetta mano al decreto del commissario Scopelliti 18/2010, che ha prodotto solo sfracelli per l’offerta sanitaria pubblica e tantissime ricchezze per i privati. Con quel decreto si sono chiusi Ospedali, senza santi in paradiso, senza alcuna logica di contenimento della spesa e si sono lasciati territori della nostra regione con LEA al di sotto di 1 per mille abitanti. Buon lavoro e grazie ancora per il Suo impegno.
Gentile Dottor Sileri,
la ringrazio per l’enorme sforzo che sta compiendo in queste settimane e per l’approccio nuovo e competente che sta mettendo nell’esercizio di questo delicato ruolo a cui è stato chiamato.
Le scrivo dalla Calabria e con molta franchezza devo dirle che, purtroppo, i problemi reali, quelli di cui i giornalisti come Giletti e i commissari, che dovrebbero rispondere solo al Governo, essendo la Sanità calabrese commissariata, non vengono portati alla Sua attenzione e, quindi, restano inaffrontati.
Questi problemi, che non fanno audience e che continuano a lasciare Noi calabresi senza alcuna offerta sanitaria degna di un Paese civile, scaturiscono da vergognose gestioni, anche attuali, di un piano di rientro che da più di dieci ormai non ha operato nella direzione del risanamento e dell’efficentamento dell’offerta sanitaria pubblica. A fronte della riduzione costante della spesa sanitaria pubblica, per ogni Cittadino calabrese vengono investiti circa 15€ pro capite che rappresenta la più bassa per tutta l’Europa, nessun taglio si è operato in favore del privato.
In Calabria, dottor Sileri, la sanità privata si fa solo con i soldi pubblici, che continuano ad essere elargiti senza alcuna riduzione alle lobby che negli ultimi dieci anni hanno gestito quasi 5 miliardi di euro di risorse pubbliche. Ai Calabresi, in nome del contenimento della spesa pubblica, sono stati richiesti sacrifici ma, nonostante questi sacrifici, sono stati privati di poter ricevere una degna assistenza sanitaria pubblica. I vari commissari, calati dal governo a gestire la nostra sanità in realtà difficili di cui nulla conoscevano e conoscono, hanno continuato e continuano ancora oggi a tagliare solo le risorse e l’offerta sanitaria destinate al pubblico. Nulla è stato tagliato sulle risorse destinate al privato. Le risorse pubbliche destinate ai Privati della sanità calabrese sono passate dai 440 milioni di euro del 2009 a 430 milioni di euro del 2019! Il tutto con la complicità dei commissari, della politica, delle organizzazioni criminali e con il silenzio complice, magari prezzolato, di chi avrebbe dovuto controllare e non lo ha fatto e di chi avrebbe dovuto pianificare e programmare in modo diverso le poche risorse destinate alla Nostra Sanità e che invece ha continuato ad operare scelte scellerate sulla testa dei Calabresi.
Confido molto in Lei, dottor Sileri. Metta mano seriamente a questo disastro. Passata questa emergenza, si impegni a rivedere l’offerta sanitaria pubblica nella nostra Regione e rimetta mano al decreto del commissario Scopelliti 18/2010, che ha prodotto solo sfracelli per l’offerta sanitaria pubblica e tantissime ricchezze per i privati. Con quel decreto si sono chiusi Ospedali, senza santi in paradiso, senza alcuna logica di contenimento della spesa e si sono lasciati territori della nostra regione con LEA al di sotto di 1 per mille abitanti. Buon lavoro e grazie ancora per il Suo impegno.