Ho letto il comunicato (?) dell'info Point 5 stelle di Cariati che, improvvisamente, come "un fiume in piena rompe gli argini perché la misura è colma". Un titolone che auspicava, finalmente, una presa di posizione di un movimento politico che da tempo raccoglie tantissimi voti nella nostra Cariati su qualche problematica di interesse collettivo.
Ebbene, ancora una volta, non si è avuta da parte dei 5S di Cariati nessuna presa di posizione su qualche problema di interesse collettivo, ma, ancora una volta, solo il volersi prendere meriti su azioni di altri, su vicende in merito alle quali nulla hanno fatto, su fatti di cui, purtroppo, confermano di non conoscere nulla.
Invece di pretendere, dai loro amici amministratori il rispetto di quanto accaduto al consiglio comunale di Cariati, convocato per discutere di sanità ancora una volta dall'opposizione, e quindi di dare seguito, unicamente e senza fronzoli di altra natura, alla proposta redatta dal dott. Tullio Laino e condivisa dall'On. Francesco Sapia, richiamano, non si sa chi, a "un’intesa tra maggioranza e opposizione per dare ancora più forza alla proposta dell’On Sapia e del dott. Laino, già recepita positivamente all’ultimo Consiglio Comunale, che prevede il reinserimento del Vittorio Cosentino di Cariati nella rete ospedaliera".
O io vivo su un altro pianeta, oppure, cosa più certa e plausibile, i 5S di Cariati non hanno ben capito quali siano i termini del confronto e, soprattuto, cosa sia effettivamente avvenuto nel consiglio comunale del 5 maggio scorso.
La "disunione d’intenti, perché forse qualcuno pensa di mercanteggiare il Vittorio Cosentino alle prossime elezioni comunali", che citano, ripeto, senza sapere aver ben capito i termini della discussione, è da ricercare solo nella maggioranza loro amica del comune di Cariati e non certo nell'opposizione di Cariati Unita che, pur avendo una propria proposta di riorganizzazione territoriale della sanità nella sibaritide, ha votato e sostiene, oggi, convintamente, la proposta, redatta dal dott. Tullio Laino e condivisa dall'On. Francesco Sapia, di creazione di un ospedale di base dello Ionio, da ubicare nelle strutture di Cariati e Trebisacce, e di un ospedale di secondo livello da ubicare nelle strutture di Rossano e Corigliano.
Del resto, scrivere "dal momento che qualcuno in recenti interviste millantava che la precedente amministrazione aveva fatto ricorsi e quindi intrapreso azioni legali, contro il Piano di Rientro del 2010 di Scopelliti, alla stessa stregua di Trebisacce e Praia a Mare, è doveroso per i cittadini conoscere la verità ed essere messi a conoscenza di eventuali atti che attestino quanto affermato pubblicamente", rappresenta la certificazione che i 5S di Cariati nulla conoscono della storia degli ultimi 30 anni del nostro paese.
So che non è facile reperire una sentenza, ma prima di scrivere l'ennesima falsità , come spesso capita ai 5S di Cariati, potevano tranquillamente chiedere delucidazioni e si sarebbe potuta fornire copia della sentenza di cui, a loro dire non vi sarebbero "prove tangibili" in quanto "il diritto amministrativo", forse per loro "non è un diritto orale".
Il Comune di Cariati ha presentato al TAR Calabria nel 2011 il ricorso, n.65, a firma degli avvocati Morcavallo e Salvati per l'annullamento del decreto 18/2010 del commissario ad acta della sanità calabrese (vedasi allegato a questo post).
Così come, il Comune di Cariati ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR Calabria. Per i 5S di Cariati, così solerti e iper attivi, non sarà difficile reperire quell'atto e renderlo pubblico, così da sbugiardare se stessi.
Purtroppo, ancora una volta, pur di scrivere qualcosa ad ogni costo, si scrive di tutto senza dire nulla se non bugie e falsità che non servono, queste sì, alla causa comune che buona parte dei Cariatesi stanno portando avendo per riottenere l'apertura dell'ospedale di Cariati.
Se proprio i 5S di Cariati vogliono scrivere qualcosa, per protagonismo e non per altro, invitino i loro amici della maggioranza a rettificare la delibera n.2/2020 del consiglio comunale di Cariati lasciando nel deliberato solo la proposta Laino-Sapia e rimuovendo ogni riferimento a Casa della Salute e Ospedale di area svantaggiata che sono in contrasto con quanto scritto in quella proposta.
Così facendo potranno sì dire di aver dato anche loro un minimo contributo alla causa Ospedale di Cariati.