10 mar 2020

Il Tavolo permanente in difesa del Territorio del basso Ionio cosentino chiede la riapertura dell'Ospedale di Cariati

Il Tavolo permanente in difesa del Territorio del basso Ionio cosentino, costituito da singoli e associazioni, chiede a gran voce in questo difficile momento che il Paese sta vivendo a seguito del Covid19, la riapertura immediata dell’Ospedale “V. Cosentino” di Cariati.

Ci uniamo al coro di voci che da più parti negli ultimi giorni si è alzato sulla necessità di riaprire gli ospedali chiusi nel recente passato che, in una logica di contenimento della spesa sanitaria, iniqua e fortemente penalizzante per l’intero territorio del basso Ionio cosentino e del suo interland, è risultata fallimentare e perniciosa per l’intero sistema sanitario calabrese. Infatti, la spesa sanitaria non è stata affatto contenuta, anzi è aumentata, mentre il servizio sanitario offerto ad intere popolazioni ha manifestato evidenti criticità e carenze, con livelli essenziali di assistenza (LEA) inferiori ai paesi meno sviluppati del terzo mondo.

Il silenzio totale dell’Amministrazione Comunale di Cariati , che al di là di comunicati stampa di circostanza, non ha ritenuto di esprimere attraverso i canali istituzionali e con atti formali la necessità della riapertura del presidio ospedaliero di Cariati, ci impone come cittadini fortemente preoccupati per la velocità di diffusione del Covid19 anche nelle Regioni meridionali del Paese, di rivolgere appello alla Presidente della Regione Calabria, di sostenere presso il Ministero della Salute e presso gli uffici del Commissario per la Sanità della Calabria, di voler riattivare nell’immediato il Presidio ospedaliero di Cariati, inserendolo nella rete ospedaliera regionale per acuti e dotandolo di tutto quanto necessario per poter dare risposte sanitarie ad un vasto territorio che oggi è totalmente scoperto e per far fronte all’emergenza che si prospetta anche per il nostro territorio. La struttura di Cariati non solo consentirebbe, da subito, al sistema sanitario calabrese di reperire spazi idonei per far fronte all’emerga sanitaria in atto ma, ritornerebbe a dare risposte sanitarie adeguate a tutto il basso Ionio cosentino e l’altro Crotonese.

Come comitato chiediamo, inoltre, alla Presidente Santelli e al Dipartimento di Protezione Civile di installare anche a Cariati una struttura amovibile provvisoria (pre-triage) che consentirebbe di aiutare a gestire con maggior sicurezza i pazienti considerati a rischio, tutelando, così, anche il personale sanitario operante nel PPI di Cariati.

Tutto ciò è stato riportato in un Documento, che abbiamo chiesto ai Sindaci del Territorio di condividere e sottoscrivere, che invieremo alla Presidente della Regione Calabria Santelli.

Il Comitato, nel denunciare ancora una volta il disinteresse dell’Amministrazione comunale di Cariati per la sanità pubblica e in particolare per l’Ospedale di Cariati, auspica che la Presidente della Regione, on. Santelli, raccolga da subito questo invito e si attivi nell’immediato per riattivare una degna offerta sanitaria nel basso Ionio cosentino e nell’altro Crotonese.


11 feb 2020

A volte ritorno....


A volte ritorno… 

Che non è il titolo del libro fortemente ironico dello scrittore scozzese John Niven, ma, purtroppo, il copione di una persona che, tra i suoi mille impegni nel fantastico mondo in cui vive, ogni tanto si ricorda di Cariati e dei Cariatesi e si diverte a inventare storie e storielle alle quali purtroppo non crede più nessuno.

Questa persona, pluriindagata, plurisospesa, che ha costruito la propria “fortuna” politica sulla menzogna, sulla denigrazione costante e continua dell’avversario, sulla divisione scientifica del tessuto sociale cariatese, ~che ha fatto fortuna politica~ promettendo l’impossibile e investendo tantissimo, ma tantissimo, denaro, invece di ricordarsi di Cariati per mettere mano ai suoi tanti problemi, magari affrontandone e risolvendone qualcuno, appare d’improvviso per lanciare improperie contro chi, a suo dire, si sarebbe reso colpevole del “delitto di lesa maestà”.

Questa persona è affetta da una rara forma di torcicollo che la costringe a porgere lo sguardo sempre e solo indietro e mai al presente o al futuro. “Torcicollo” che sicuramente è conseguenza degli innumerevoli sforzi prodotti quotidianamente nel fantastico mondo in cui vive, impegnata com’è ad apparire in ogni dove e con ogni chi, tranne che, purtroppo, nel comune di Cariati.

Infatti, la moralizzatrice, senza morale, nel fantastico mondo in cui vive, dimentica tutti i suoi record da quando è entrata in politica ed è capace di accusare tutto e tutti di ogni sin dal peccato originale fino ad oggi. 

Siamo in attesa, per esempio che spieghi, a tutti i Cariatesi, del perché si ritrova allontanata per la terza volta da
Cariati. Del perché è stata raggiunta, per il suo ruolo di sindaco, da misure cautelari, compreso l’arresto. Del perché ancora oggi lei e la sua maggioranza scappano da ogni confronto in consiglio comunale sui perché di tutto queste inchieste della magistratura.

Eppure, la pluriindagata, plurisospesa, incapace, chiede, con la sfacciataggine che da sempre la contraddistingue, ad una ben individuata parte della cittadina cariatese dia a lei risposte su determinate problematiche del passato sulla quali fa finta di cadere dalle nuvole e di non sapere.

Forse nel fantastico mondo in cui vive non si può discutere di “dissesto” che, ancora dopo più di tre anni dalla sua dichiarazione, non è stato chiuso. Scenda nel mondo reale, sempre che tra i suoi mille impegni nel fantastico mondo trovi il tempo, e magari si informi, così come abbiamo fatto noi, sullo stato dei lavori della commissione incaricata e se le cifre che di continuo spara a casaccio e sulle quali continua a prendere in giro i cariatesi sono reali oppure sono ben altre e di gran lunga inferiori.

Sempre che le interessi veramente il mondo reale ed i problemi di Cariati e dei Cariatesi, solleciti i commissari e l’ufficio tributi a chiudere la procedura di dissesto, che dura ormai da più di tre anni, e si faccia comunicare ad oggi l’entità reale della massa passiva e di quella attiva. Poi se ne è capace, tiri il totale e faccia predisporre dai suoi sudditi componenti della maggioranza le deliberazioni necessarie che sono state richieste dai commissari a settembre del 2018 e di cui ad oggi non c’è traccia.

Di certo, se troverà il tempo di interessarsi di questa problematica, avrà qualche spiacevole sorpresa che smaschererà l’ennesima bugia della sua ormai lunga quanto inutile carriera politica.
Bugie di cui si rende puntualmente protagonista pur di apparire denigrando quanti legittimamente e liberamente cercano di esprimere i loro pensieri e i loro punti di vista. Il tutto per distogliere l’attenzione dei Cariatesi dai problemi reali e dalla stratosferica incapacità sua e della sua inutile maggioranza. 

In allegato a questo post trovate 2 documenti, ma ne potrei postare molti altri, relativi al “periodo sogefil”: il primo riguarda un articolo del quotidiano a firma di un corrispondente che di certo non mi voleva bene e che dice chiaramente come stavano le cose; il secondo un video di una parte di un mio intervento in consiglio comunale al quale era presente anche la pluriindagata, plurisospesa, incapace che, purtroppo, dimentica ciò che non le conviene ricordare.

La mia posizione sulla ”vicenda sogefil” è stata da sempre chiara e limpida e sono stato l’unico a chiedere la rescissione immediata di quel contratto! L’unico a denunciare pubblicamente e non che quella società doveva andarsene dal Comune di Cariati. 

Se proprio ci tiene, ci dica piuttosto, da moralista, falsa, qual è, quali sono stati i suoi apporti “sulla vicenda sogefil” e più in generale ai tributi ed alle finanze comunali cose delle quali, difficilmente, nel mondo reale, potrebbe parlare.

Evidentemente, tra i suoi mille impegni nel fantastico mondo lontano da Cariati, di tutto questo non ha traccia.

Si dimetta, questa volta realmente, e farà di certo l’unica cosa utile alla Collettività cariatese da quando ha deciso di impegnarsi in politica.

25 nov 2019

Discrica Scala Coeli: richiesta oggi la convocazione del Consiglio comunale di Cariati


Questa mattina i Consiglieri comunali Maria Crescente, Rita Cosenza, Alda Montesanto e Leonardo Trento hanno presentato richiesta di convocazione del Consiglio comunale di Cariati.

In data 20 novembre 2019 la Regione Calabria - Dipartimento Ambiente e Territorio ha approvato con decreto n° 14284 il Progetto di ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi da realizzarsi in località “Case Pipino” nel Comune di Scala Coeli.

Tale decisione, è stata assunta nonostante la netta contrarietà, più volte ribadita, del territorio del basso Ionio cosentino e dell’altro Crotonese e lede fortemente le vocazioni agricole e turistiche dei territori interessati.

I Consiglieri comunali di Cariati Unita ritengono necessario ribadire immediatamente la contrarietà del Territorio all'ampliamento di una discarica che presenta, come tutti noi ben sappiamo, forti dubbi rispetto ai percorsi autorizzativi.

Gli stessi Consiglieri chiedono di avviare sin da subito azioni politico-istituzionali-giuridiche unitarie per impedire che tale decreto autorizzativo produca effetti che saranno devastanti per il nostro futuro.

Considerati questi gravi motivi, i consiglieri Crescente, Cosenza, Montesanto e Trento hanno richiesto la convocazione urgente di un Consiglio comunale aperto ed allargato a tutti i Comuni del basso Ionio Cosentino e dell’altro Crotonese ed alle Associazioni attive sulla vicenda, con all'ordine del giorno il seguente punto:
Ampliamento discarica di rifiuti non pericolosi da realizzarsi in località “Case Pipino” nel Comune di Scala Coeli - decreto n° 14284 del 20 novembre 2019 Regione Calabria Dipartimento Ambiente e Territorio - Iniziative.

23 nov 2019

Senza alcuna vergogna la Regione Calabria autorizza l'ampliamento della discarica di Scala Coeli


Il Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria ha autorizzato l’ampliamento della già abusiva discarica privata di Scala Coeli.


L’ennesimo schiaffo ad un territorio che si è sempre opposto nella sua totalità dapprima alla realizzazione e successivamente all'ampliamento di una discarica che viene ubicata nel mezzo di aeree agricole di qualità, dove si effettuano colture e produzioni DOP e Bio, e in prossimità di corsi d’acqua che si immettono nel mare Ionio.

Il sentore da tempo era questo. Purtroppo, il business dello smaltimento dei rifiuti è talmente potente che riesce da sempre a condizionare decisioni che normalmente andrebbero in direzioni totalmente opposte a quelle autorizzative.

La cosa che fa più rabbia è il menefreghismo ed il silenzio della politica regionale, in primis del “Governatore” Mario Oliverio, che di questa vicenda, che bene dovrebbe conoscere, se ne è da sempre infischiato.

Ora, come Territorio, insieme alle Associazioni che da sempre si sono battute contro questa discarica, non ci resta che impugnare legalmente nelle sedi competenti questo decreto, augurandoci che tutti i Comuni del territorio aderiscano a tale iniziativa.

Come gruppo consiliare di Cariati Unità ci faremo promotori di convocare un consiglio comunale aperto ai comuni del territorio ed alle Associazioni per deliberare in questa direzione.

6 ott 2019

Cariati/2019: THE OTHERS


THE OTHERS


A Cariati nell’anno del Signore 2019 è meglio dare le colpe sempre agli ALTRI. Gli occupatori abusivi del palazzo continuano a disintegrare a tutti i costi i Nemici che si mettono di traverso sulla strada del padrone e non sottostanno ai suoi voleri. 

In questo si racchiude l’azione politico-amministrativa della banda di incapaci, portatori di odio viscerale e di tanti molteplici interessi personali, che continua ad ogni costo a voler restare attaccate alle poltrone e a disamministrare il Comune di Cariati. 

La persecuzione personale nei confronti di chi non si è omologato al “padrone”, continua imperterrita e senza alcuna sosta da parte di chi dovrebbe, invece, dedicarsi a risolvere le tante, continue, emergenze presenti in ogni angolo del territorio comunale; da parte di chi, dovrebbe pensare a programmare qualcosa per il futuro di una comunità che mai come ora è stata in così forte sofferenza sotto molteplici aspetti: MORALE, SOCIALE, ECONOMICO; da parte di chi, invece di spiegare ai cittadini quanto accaduto nelle inchieste giudiziarie FEUDALITAS e PLATONE, che hanno scoperchiato un pentolone di malaffare e di tutele di molteplici interessi personali, e sulle quali mai nessuno di questi incapaci disamministratori ha inteso informare in 18 mesi i cariatesi, o, addirittura, prendere pubblicamente le distanze, preferisce, parlare solo di passato ed addossare sempre e solo tutte le colpe della loro incapacità sulla mia persona; da parte di chi, continua a tenere il sacco ad una Sindaca arrestata prima e allontanata da Cariati poi, da oltre sei mesi sospesa, che continua ancora a mentire a quelle poche persone che a Cariati credono ancora agli asini che volano.

È chiara, ormai, la spasmodica necessità di dover omologare, agli occhi dei cariatesi e non solo dei cariatesi, ogni avversario politico, passato, presente e futuro, al vostro modo di gestire le cose pubbliche e private nel tentativo di metterlo sul vostro stesso piano. Purtroppo, per voi, nonostante i vostri ripetuti sforzi in tale direzione, non state riuscendo in questo assurdo intento: la vostra incapacità ed il vostro livello di immoralità, finalizzati alla tutela esclusiva dei vostri molteplici interessi personali, sono davvero irraggiungibili. Per tutti!

Andate a Casa e liberate Cariati.
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